Allarme nei mari italiani: pesci “alieni” velenosi ovunque, soprattutto in queste due famose località

Hai mai sentito parlare di pesci alieni? Non si tratta di un film di fantascienza, ma di una vera e propria minaccia nei mari Italiani.

Cosa viene in mente sapendo che nei nostri mari è in atto una vera e propria invasione di pesci alieni? Forse penseremmo ad un film di fantascienza, dove delle specie di pesci non appartenenti alla Terra invadono le nostre acque. Ebbene, non è questo che si intende con pesci alieni. Si tratta, in realtà, di organismi non autoctoni, cioè che si trovano al di fuori del loro habitat naturale a causa dell’azione umana o di fenomeni naturali.

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L’innalzamento delle temperature ha portato qui dei pesci non appartenenti ai nostri mari, quindi alieni – Tuugo.it

Quando queste specie arrivano in nuovi ecosistemi, possono causare gravi danni all’ambiente, alla biodiversità locale e, talvolta, anche alla salute umana. Nel Mediterraneo, in particolare, sarebbe stato l’innalzamento delle temperature marine e fluviali in Italia a dare il via a una vera e propria invasione di specie acquatiche aliene, generando preoccupazione tra esperti e popolazione.

L’aumento della temperatura delle acque del Mediterraneo di 0,88°C rispetto alla media del periodo 1850-1900, come evidenziato dal WWF, ha creato un ambiente favorevole all’ingresso e alla proliferazione di specie esotiche. Andiamo a vedere quali sono e, in particolare, dove si sono dirette queste specie.

Dove si trovano i pesci alieni

Ad essere colpite sono, in particolare, le coste di Calabria e Sicilia con avvistamenti frequenti di specie come il pesce scorpione e il vermocane. L’allarme è scattato in Calabria ai primi di giugno 2024, quando un pescatore ha incontrato un pesce scorpione, noto anche come “lionfish”. Originario del Mar Rosso, il pesce scorpione è pericoloso per l’uomo a causa delle sue spine velenose situate lungo le pinne. Queste spine possono infliggere punture molto dolorose e causare sintomi come nausea, vomito, febbre e, nei casi peggiori, necrosi locale.

Il pesce scorpione, inoltre, ha un impatto negativo sulla biodiversità marina. In Italia, il primo avvistamento è stato registrato nel 2017 nella “Riserva Naturale Orientata Oasi Faunistica di Vendicari” in Sicilia. Da allora, la sua presenza è stata confermata anche in Sardegna e Calabria, e recentemente anche in Grecia e Croazia, indicando la sua diffusione crescente nel Mediterraneo.

dove sono i pesci alieni
Molti di questi pesci alieni sono nelle coste della Sicilia e della Calabria – Tuugo.it

Ci sono poi il pesce coniglio scuro e il pesce coniglio striato, originari del Mar Rosso. Questi sono caratterizzati dalla loro capacità di adattarsi rapidamente a nuovi ambienti e di riprodursi velocemente. Purtroppo, però, la loro dieta a base di alghe può causare gravi danni agli ecosistemi costieri, riducendo la biodiversità e alterando l’equilibrio naturale. Ancora, c’è il pesce palla maculato, che rappresenta un pericolo diretto per la salute umana a causa della presenza di una potente neurotossina, la tetrodotossina, che può essere letale anche dopo la cottura. La sua diffusione crescente nel Mediterraneo è motivo di grande preoccupazione.

Infine, abbiamo il vermocane, un lungo lombrico marino coperto di setole urticanti, che è un altro esempio di specie che ha tratto beneficio dal riscaldamento delle acque. Sebbene non sia una specie aliena, la sua recente abbondanza e l’espansione in nuove aree hanno creato un allarme tra pescatori e bagnanti, soprattutto in Sicilia. Le sue setole possono causare irritazioni cutanee dolorose e reazioni allergiche, rendendo la balneazione e la pesca meno sicure.

In conclusione, è importante fare molta attenzione e soprattutto sensibilizzare la popolazione sulle specie di pesci alieni presenti in Italia. Per fare questo il CNR e l’ISPRA hanno lanciato la campagna “Attenti a quei quattro” nel 2022. Si tratta di un’iniziativa volta a informare il pubblico sui pericoli e gli impatti ecologici di questi pesci.

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