Cartelle esattoriali, dal 2025 ci sarà una rivoluzione importante: ecco come potrebbe cambiare il piano rateazione e chi potrà usufruirne.
Quando si contraggono dei debiti, tutto ciò che bisogna fare è avere grande attenzione per le conseguenze che essi comportano. Non è mai piacevole indebitarsi e anzi, più l’importo della somma dovuta è elevato, più questo genera ansia. I motivi per cui si contrae un debito possono essere diversi e il più frequente è la perdita del lavoro, con la conseguente l’impossibilità di riuscire a saldare il dovuto. Ci sono anche altri fattori, di diversa natura, ma il punto è che quando si contrae un debito col Fisco, le conseguenze possono essere davvero molto serie.
Tra queste, ci sono i noti pignoramenti, i fermi amministrativi e molto altro ancora. Tutte situazioni in cui non ci si vorrebbe mai trovare, ma in alcuni casi possono essere gli imprevisti della vita a fare in modo che ci si ritrovi in queste “cattive acque”. Altre volte, invece, non si è prestata abbastanza attenzione nel mettere da parte la somma necessaria a pagare il tutto. I motivi, come sappiamo, possono essere i più disparati, ma per fortuna, a tutto c’è rimedio.
Cartelle esattoriali, cosa può cambiare a partire dal 2025
Dallo scorso anno, il Fisco è intervenuto con chi era debitore di cartelle esattoriali, mettendo in campo una nuova rottamazione, detta quater, che ha visto garantire un’agevolazione agli utenti, per pagare i debiti dal 2000 al 2022. Senza interessi di mora né aggio.
Chi ha aderito alla rottamazione può, dunque, pagare il debito a rate senza sanzioni ulteriori, ma attenzione a non saltare neanche una rata, altrimenti il beneficio decade. E l’unica cosa che si potrà fare sarà chiedere la rateizzazione ordinaria per estinguere il debito con lo Stato. Al di là della rottamazione, c’è una novità che riguarda le cartelle esattoriali.
Da quanto si apprende, infatti, dal 2025, le proroghe delle rateazioni delle cartelle esattoriali potranno arrivare a 120 rate, se il debitore riesce a provare con apposita documentazione, di essere in difficoltà finanziaria. Si possono ottenere anche 108 rate se ha semplici difficoltà economiche.
Lo scorso 3 luglio, questo decreto ha ottenuto l’approvazione del Consiglio dei ministri. Per capire se le difficoltà economiche sono reali, lo Stato si servirà, come parametro, dell’ISEE e altri indicatori che riguardano le aziende. In questo modo, ci sarà un ulteriore aiuto per chi ha problemi nel saldare il dovuto.